lunedì 18 marzo 2013

Il milite noto


Dall’alte sponde
all’orizzonte sprona
il fendente mesto
sull’albe spurie,
dall’uomo dannate
dall’avidità pesate.
E d’urlo
l’eco indaga
sui volti misti
dragati dalla pace
di chi amor enuncia.
Dannati scodati
d’ambigua misura
s’avvolgono nel ventre
pianto e crudeltà,
semmai frustrati
nella fertile oscurità.
Armigero,
che degna l’ala tua
potere e giustizia sparge,
innalza amore e perdono
sin dall’ultimo fendente
pei pascoli del gregge tuo
in nome dell’umana stirpe.
...
di Denis Cornacchia


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