lunedì 4 marzo 2013

Il pescatore

 
 
Reti a mare
al tatto erbose
di vivido spessore
l’immergono.
Squali aggrappati
al destino esemplare
dall’uomo iniettato
a timbro sul collo
di marmoreo arpione
inflitto.
Notti insonnie
di vasta attenzione
sul cielo perlato
bagnato di mare pensante.
Lo sguardo allo specchio,
il vecchio incantatore
di fiocina s’appaga
e il fulmine mortale
fende
e afflitte fauci sgomentano.
Odiosi primitivi
dall’alito fumante
di menta, di tabacco
e buon vino irrorato,
stanchi e cupi
nella dimora riprendon posto.
Mani rugate
spaccate di lavoro
dai fiumi di sale
primeggiano remote speranze  
e l’erba di terra
accarezzan dolcemente
prima del ritorno
allo sprono del mare.
...
di Denis Cornacchia

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