Come fertile singhiozzo
l’ansia strugge
ignobili cataste
di tanta sciagura
sul petto della solitudine
come incudine tace
quel dolo silenzioso.
Di rado
il vento vola silente
e irradia le vette
dell’eco tonante.
Si pur le gesta
a scalfir la mente
loda le stelle
sul fiore appassito.
E greve
il margine ferito
rinasce
pel diluvio appagatore
sul sospetto distruttore.
Nuova vita.
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