venerdì 1 febbraio 2013

Rifiuto

 
 
Statico, indigesto lamento
percuote il pentito cuor
discepolo di spazi negati,
per le note lese
di stonati gemiti.
Verso il ponte
che di tanta linfa
il fiume cela
e sguardo tuo
sull’acque
un’immagine crea.
Rumori assenti,
oscena condizione
nel pensier natio
l’oscuro monito legge
e nitido l’aspetto si fa,
quella prigione maledetta
d’effimero sconcio pudore.
Ritorna spietata
lusinga arrendevole gote
del lustro amore
di tanta pacata vita,
la libertà.
...
di Denis Cornacchia

Nessun commento:

Posta un commento