lunedì 7 gennaio 2013

Eravamo fratelli

 
 
E tu fratello…
che ridi e balli
sotto un cielo mio assente
che di sangue mi donasti
al piacere tuo morboso,
nel fango e sabbie
la mia memoria perduta.
E tu sorella…
di lussuria e vanti
copristi con rabbia
il futuro tuo vigliacco
lasciandomi al vento
di mille fiocchi piangenti.
Non un alieno uggioso
a calpestarmi il cuore
nel buio pesto
della tua condizione,
solo fratelli
colmi d’odio
sangue ai denti
ridondanti urla al petto
di gloriosa vittoria…
ma quale vittoria!
Occhi tuoi mesti
d’ora all’eternità,
che l’amore curi
ferite e pensieri
e il mio perdono dono
a te che povero fosti
nel lontano mondo ingannato.
...
di Denis Cornacchia

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